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Luoghi e rappresentazioni della Giustizia – Padova

A Padova, cittadini e turisti associano la giustizia al Palazzo della Ragione prima che al nuovo Palazzo di giustizia.
Già al’inizio del Duecento, un secolo prima che venisse innalzata la grande volta in legno del Salone, era il luogo in cui risiedevano i tribunali e gli uffici finanziari cittadini. Funzione mantenuta fino alla caduta della Repubblica di Venezia, nel 1797. Si trattava principalmente di regolamentare e “fare giustizia” sui commerci che si esercitavano nelle piazze circostanti e al piano terreno del palazzo stesso, tanto che proprio sui muri del palazzo erano scolpite – e sono tutt’ora visibili – le misure-campione a cui i venditori dovevano attenersi.
I circa cinquecento riquadri affrescati all’interno del Salone rappresentano un’iconografia ricca e complessa, con simbologie astrologiche, religiose, politiche, filosofiche. Ma anche con ricadute assai pratiche: ciascun giudice infatti sedeva sotto un riquadro raffigurante un animale diverso così il cittadino citato a giudizio, spesso analfabeta, riceveva un “avviso di comparizione” con disegnato l’animale sotto il quale sarebbe stata discussa la propria causa.
Efficienza della giustizia di un tempo. E modernità della giustizia di un tempo: le “misure alternative”, parte fondamentale del lavoro dei magistrati di sorveglianza, non sono cosa recente. Nel 1231 Frate Antonio, a Padova, riteneva eccessivo che i debitori insolventi fossero condannati al carcere e ai “tratti di corda” (cioè alle frustate), da ricevere nell’arco che congiunge Piazza della Frutta e Piazza delle Erbe, che ancora si chiama Volto della corda. Ottenne quindi dal Consiglio Maggiore cittadino che, in alternativa, essi potessero esporsi in camicia e mutande (cioè in “braghe di tela”) su un sedile di porfido detto Pietra del vituperio collocata nel Palazzo della Ragione. Qui dovevano ripetere tre volte la formula cedo bonis (“cedo i miei beni”) davanti ad almeno cento persone, e poi lasciare la città.
Anche dopo l’intervento umanitario del Santo, però, le corde rimasero appese agli anelli del Volto della corda, ad ammonire disonesti e malintenzionati.
Le funzioni giudiziarie furono esercitate per secoli nel Palazzo della Ragione. Fino a quando, nel 1874, il Comune di Padova acquistò il complesso conventuale di San Gaetano, in via Altinate, adibendolo a tribunale cittadino.
Quindi, nel 1994, il trasferimento nell’attuale Palazzo di giustizia, progettato dall'architetto Gino Valle.

  • Padova - Il Palazzo di giustizia
    Padova - Il Palazzo di giustizia
  • Padova - Palazzo della Ragione, antico tribunale cittadino
    Padova - Palazzo della Ragione, antico tribunale cittadino
  • Padova - La pietra del vituperio, misura alternativa del 1231
    Padova - La pietra del vituperio, "misura alternativa" del 1231
  • Venezia - Palazzo Grimani, sede della Corte d'appello
    Venezia - Palazzo Grimani, sede della Corte d'appello
  • Venezia - Palazzo Diedo, già sede del Tribunale di sorveglianza
    Venezia - Palazzo Diedo, già sede del Tribunale di sorveglianza
  • Venezia - Palazzo Diedo - Allegoria della Giustizia
    Venezia - Palazzo Diedo - Allegoria della Giustizia
  • Venezia, Rialto – La Giustizia
    Venezia, Rialto – La Giustizia
  • Verona - Cortile del tribunale
    Verona - Cortile del tribunale
  • Verona - Palazzo della Ragione, tribunale cittadino fino al 1985
    Verona - Palazzo della Ragione, tribunale cittadino fino al 1985
  • Verona - La sede dell'Ufficio di sorveglianza, nella Cittadella della giustizia
    Verona - La sede dell'Ufficio di sorveglianza, nella Cittadella della giustizia

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