Nell’ambito della propria attività, sia per le decisioni da prendere sia per la sorveglianza da effettuare, il magistrato raccoglie d’ufficio le necessarie informazioni.
Qualora un condannato, o qualunque altro soggetto interessato, ritenga di dover comunicare al magistrato qualcosa di inerente a un procedimento in corso o, più in generale, a quanto di sua competenza, può ovviamente farlo per iscritto, in qualunque forma, anche utilizzando l’apposito modulo (vedi) disponibile in questa sezione del sito.
Si prega di utilizzare il modulo “comunicazioni” esclusivamente nel caso non vi siano altri moduli, specificamente dedicati a quanto si desidera comunicare (per esempio, per chiedere informazioni o per presentare reclami vi sono appositi moduli). Si prega inoltre di rivolgersi al magistrato di sorveglianza esclusivamente per comunicazioni che riguardano le sue competenze (e non, per esempio, quelle dei magistrati che hanno condotto il procedimento conclusosi con la sentenza di condanna).
Si avverte fin d’ora che il magistrato si riserva di decidere se dare oppure non dare riscontro alle comunicazioni ricevute.
Con il magistrato di sorveglianza si può comunicare anche utilizzando l'indirizzo di posta elettronica istituzionale: tribsorv.venezia@giustizia.it
o, preferibilmente, uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica:
uffsorv.venezia@giustizia.it
uffsorv.padova@giustizia.it
uffsorv.verona@giustizia.it
Il modulo può anche essere stampato, compilato e spedito a uno dei seguenti indirizzi:
Tribunale di sorveglianza di Venezia, S. Croce 430, 30135 Venezia.
Ufficio di sorveglianza di Venezia, S. Croce 430, 30135 Venezia.
Ufficio di sorveglianza di Padova, Pal. di Giustizia, via N. Tommaseo 55, 35131 Padova.
Ufficio di sorveglianza di Verona, Corte Giorgio Zanconati 1, 37122 Verona.